15 Aprile 2025
Lavoro, formazione ed occupabilità: L’intervista alla dottoressa Monia Lazzari


Questa settimana parliamo di lavoro, occupazione e formazione con Monia Lazzari, dottoressa in Scienze dell’Educazione e in Psicologia del Lavoro, esperta di politiche attive del lavoro. Da anni si occupa di selezione del personale, sviluppo organizzativo e Gestione RU, è stata responsabile di una Business School e collabora attualmente con la cattedra di Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Perugia.

Dottoressa Lazzari, si parla di disoccupazione ma le aziende lamentano di non trovare personale. Quale formazione è possibile per diventare occupabili?

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il 2025 inizia con il piede giusto per il mercato del lavoro, a giudicare dai dati provvisori resi noti dall’Istat, che indicano un calo del tasso di disoccupazione al 6,3% (-0,1 punti), mentre quello di occupazione sale al 62,8% (+0,4 punti). Mi soffermo, però, anche su altri dati in quanto è importante avere una lettura dei settori in cui si rileva una diminuzione di occupazione e di quelli   in cui si registra la crescita. Dai risultati dell’indagine Excelsior 2024 illustrata nel rapporto a cura di Inapp “LA DOMANDA DI PROFESSIONI E DI FORMAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE NEL 2024” si evince che il calo occupazionale verificatesi nell’ambito dell’industria registra le contrazioni nei comparti   della metallurgia e della fabbricazione di prodotti in metallo (-20mila entrate tra il 2023 e il 2024, pari al -10,1%), nel tessile (-18mila, -15,2%) e nella metalmeccanica (-16mila, il -8,2%). Risultano invece in controtendenza, con variazioni di segno positivo, soprattutto le industrie alimentari, l’industria estrattiva e le Public Utilities.  Per quanto riguarda i servizi, l’incremento osservato nell’arco dell’ultimo anno è stato trainato in particolare dalle attività commerciali: +31mila entrate programmate nel commercio al dettaglio (pari al +6,3%), +23mila nel commercio all’ingrosso (+12,0%) e +7mila nel commercio e riparazione di autoveicoli (+10,7%). La lettura delle dinamiche del mercato del lavoro vanno, quindi, sempre contestualizzate tenendo in considerazione i settori produttivi e le loro variabili. Nonostante la stabilità della domanda di lavoro, le imprese incontrano crescenti difficoltà nel trovare candidati, evidenziando un Mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Dal Mismatch del mercato del lavoro Il problema è sempre lo stesso: le imprese cercano lavoratori qualificati, ma chi esce da scuole, università o percorsi di formazione non sempre ha le competenze richieste.  Il gap è motivato da alcuni fattori: la riduzione della popolazione in età di lavoro, la carenza di lavoratori dotati di competenze coerenti con le professionalità richieste dalle imprese, l’indisponibilità a effettuare prestazioni lavorative disagiate o comunque poco appetibili anche a livello di salario.

Nel nostro territorio che dati abbiamo, anche in seguito alle vertenze Beko e Fedrigoni? 

A livello regionale, nonostante i dati positivi dell’occupazione, c’è preoccupazione per alcuni settori trainanti dell’industria anconetana come quello del metalmeccanico, dell’elettrodomestico e dell’automotive. Le due vertenze simbolo Beko e Fedrigoni hanno colpito di nuovo il distretto del fabrianese che già soffriva. Si prospetta un atteggiamento più ottimistico facendo affidamento nelle nuove realtà e settori in crescita (servizi, commercio, costruzioni, servizi turistici).

Una persona che cerca lavoro come deve muoversi, ha qualche consiglio da suggerire?

Contabilità

Buste paga

 

Il primo passo da compiere è comunque quello di comprendere il proprio obiettivo professionale, ovvero la mansione lavorativa che si intende ricoprire in base alle proprie esperienza lavorativa o potenzialità, cercare di capire se c’è effettivamente richiesta di quella professionalità, altrimenti sarà necessario orientare la propria ricerca in altri territori. Se i vincoli familiari e organizzativi, però, non consentono di effettuare degli spostamenti sarà necessario invece comprendere quali sono le figure professionali richieste nel nostro territorio e avviare un percorso di riqualificazione corrispondente ai profili professionali. L’ideale è individuare un lavoro che riesca a soddisfare le proprie aspettative e che allo stesso tempo abbia un buon riscontro sul mercato per quanto riguarda le opportunità occupazionali e di carriera. La disoccupazione di lunga durata colpisce soprattutto le persone con un basso livello di istruzione e formazione e con competenze professionali non aggiornate, e quindi poco appetibili per le aziende che assumono.  Per questo motivo   l’acquisizione di competenze è fondamentale per stare sul mercato del lavoro, tanto per gli studenti quanto per chi vuole progredire di carriera o reinserirsi in età avanzata.

Si parla molto spesso di occupabilità e soft skills. Possiamo spiegare il significato di questi termini ai nostri lettori?

L’occupabilità è la capacità degli individui di essere occupati o di saper cercare attivamente, di trovare e di mantenere un lavoro Per far fronte ad un mercato del lavoro sempre più instabile e mutevole, ai lavoratori sono richieste flessibilità, apprendimento continuo e occupabilità, intesa come capacità di adattamento al contesto lavorativo per aumentare le proprie possibilità occupazionali.  Per chi è alla ricerca di occupazione diventa d’obbligo intraprendere azioni formative che consentono di diventare occupabili. Non si tratta solo di acquisire competenze tecniche ma anche di sviluppare le cosiddette soft skills. Queste abilità trasversali, come la comunicazione, la gestione del tempo, la capacità di risolvere problemi sono essenziali per adattarsi alle esigenze del mercato e svolgere al meglio le mansioni lavorative. Investire nello sviluppo delle soft skills, insieme alle competenze tecniche consente di aumentare la propria occupabilità.

Quali percorsi formativi sono consigliabili, anche per i giovani, in cerca di occupazione? E’ utile frequentare questi corsi al fine di trovare un posto di lavoro?

La formazione rappresenta uno strumento essenziale per gestire le transizioni che caratterizzano i percorsi lavorativi. Frequentare percorsi formativi è sempre conveniente, poiché permette di acquisire competenze aggiornate e di adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro. Per i giovani, le opportunità formative sono molteplici. Oltre ai corsi di formazione finanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) e i corsi organizzati con Formatemp, ci sono altri interventi importanti per la formazione continua rivolta agli adulti, come i fondi interprofessionali. Inoltre, la nuova filiera tecnico-professionale, introdotta con la Riforma Valditara, ha costruito un canale di istruzione di serie A, in grado di fornire una solida formazione ai ragazzi. Questi programmi fortemente innovativi assicurano competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese. Grazie al modello 4+2, gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy. In alternativa, il percorso quadriennale conferisce un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro al pari di un diploma quinquennale e consente di iscriversi all’Università.

La Regione Marche in che modo sta intervenendo in questo ambito?

La Regione Marche ha definito nel piano annuale della formazione e lavoro 2025 le attività per la formazione continua, per i percorsi IFTS, ITS e attività integrative per percorsi, Ie FP, favorendo il raccordo e l’integrazione tra istruzione, formazione, università e imprese. L’offerta formativa ha inoltre, rafforzato il “sistema duale”, una modalità di apprendimento basata sull’alternarsi di momenti formativi in aula (presso una istituzione formativa) e momenti di formazione pratica in contesti lavorativi (presso un’impresa/organizzazione). Sono previsti anche percorsi serali per adulti. A tali interventi si aggiungono percorsi formativi biennali delle quattro Fondazioni ITS Academy, allo scopo di assicurare una formazione sempre più vicina ai bisogni delle imprese. Nel nostro territorio abbiamo l’ITS Fabriano Academy che propone diversi percorsi formativi in linea con i fabbisogni professionali delle aziende. Per gli altri corsi di formazione, non resta che ricercare i vari corsi di formazione gratuiti e a pagamento presenti in regione per arricchire il proprio bagaglio di competenze. In conclusione, investire nella formazione è fondamentale per costruire un futuro lavorativo solido e soddisfacente. Le opportunità offerte dalla Regione Marche e dalle varie istituzioni formative sono numerose e variegate, permettendo ai giovani di acquisire competenze che li renderanno competitivi nel mercato del lavoro.

Edoardo Patassi

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