14 Aprile 2025
“Siamo pronti ad arrivare al 2% del Pil per le spese della difesa, presto l’annuncio di Meloni”


Il ministro degli Esteri: “L’Italia vuole spendere di più per garantire la sicurezza e per essere protagonista all’interno del pilastro europeo della Nato”.

Sì, noi siamo pronti ad arrivare al 2% (del Pil), presto ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del presidente del Consiglio. Questo è un segno della volontà italiana di rafforzare il pilastro europeo della Nato”: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Agorà, su Rai Tre. “Io sono favorevole alla difesa europea come obiettivo finale da raggiungere e questo è un segnale… che l’Italia intende spendere di più per garantire la sicurezza e per essere protagonista all’interno del pilastro europeo della Nato”, ha aggiunto Tajani.

E ancora: “Questa è una scelta politica che noi abbiamo fatto. E’ una risposta che diamo alle sollecitazioni americane, giuste peraltro: quando gli Stati Uniti dicono ‘non possiamo essere noi da soli a garantire la sicurezza dell’Europa’, hanno ragione”, ha proseguito Tajani, in collegamento da Osaka, in Giappone, per l’Expo. “Devono essere parte della garanzia della sicurezza , ma l’Europa deve fare di più, questo è giusto: fare di più e fare meglio. Anche coordinare meglio le spese, coordinare l’operatività, lavorare in maniera diversa a livello industriale. Insomma, ci sono molte cose da fare. Anche spendere di più, noi rispettiamo per adesso la richiesta della Nato del 2%, sappiamo bene che presto verrà chiesto un altro sforzo a tutti gli europei – ha concluso -. Vedremo quali saranno le richieste del Segretario generale (della Nato, Mark) Rutte, ma intanto noi diciamo che siamo pronti e stiamo già rispettando la regola del 2% per essere parte della Nato”.

“Per parlare con gli Stati Uniti non abbiamo bisogno di inviati speciali”

“Noi per parlare con gli Stati Uniti non abbiamo bisogno di inviati speciali: c’è il presidente del Consiglio, c’è il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, non abbiamo bisogno di inviati speciali per surrogare il lavoro del presidente del Consiglio”: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la proposta del leader di Iv, Matteo Renzi, di chiedere a Mario Draghi di trattare con il presidente statunitense Donald Trump a nome di tutta Europa.

“Parla il presidente del Consiglio, credo che abbia una credibilità internazionale molto forte costruita in questi due anni e mezzo. Io ho messo a disposizione oltre 30 anni di esperienza da presidente del Parlamento europeo, due volte vicepresidente della Commissione europea: una qualche esperienza internazionale ce l’ho e credo di poterla mettere al servizio dell’Italia”, ha proseguito Tajani.
“Io ho grande rispetto per Mario Draghi, che stimo moltissimo. E’ stato presidente del Consiglio, ma non credo che né Draghi né altri…, è una questione di principio: chi tratta con i governi è il presidente del Consiglio, è il governo, non devono esserci altre persone. Siamo tutti quanti grandi e vaccinati. Ma credo che siano anche boutade un po’ provocatorie di chi non ha altro da dire”, ha concluso. 

“Il viaggio di Giorgia Meloni, che è stata invitata dal presidente degli Stati Uniti, nessuno va col cappello in mano…, certamente incoraggerà gli Stati Uniti ad andare verso un accordo con l’Unione europea. Tant’è che la missione della Meloni è ben apprezzata dal Commissario Ue (al Commercio Maros) Sefcovic” ha aggiunto Tajani. “Il nostro obiettivo è quello di arrivare a zero dazi da una parte e zero dazi dall’altra per creare un grande mercato euroamericano”, ha ribadito Tajani.

Tajani inaugura il Padiglione Italia Expo a Osaka, rafforza l’internazionalizzazione e l’export

L’Expo “non è un evento mondano, ma siamo qui perché riteniamo il Padiglione Italia di Osaka uno straordinario strumento per la presenza politica ed economica del nostro Paese in Giappone e in tutta l’Asia” e “una tessera importante del mosaico Italia che stiamo rinforzando in tutto il mondo” ha detto Tajani inaugurando ufficialmente il Padiglione Italia di Expo 2025 a Osaka. Tajani ha tagliato il nastro insieme al commissario dell’Italia per l’Expo Mario Vattani e il monsignor Rino Fisichella. “Questo padiglione sarà anche luogo di business forum, per permettere in questo momento complicato, con il rischio di una guerra commerciale, di rafforzare la nostra presenza attraverso l’internazionalizzazione delle imprese e un incremento export”, perché con il Made in Italy “siamo in grado di abbattere le barriere tariffarie grazie alla nostra qualità”. “Il Made in Italy non conosce rivali nel mondo, siamo in grado anche di abbattere alcune barriere tariffarie grazie alla qualità del prodotto italiano” ha detto Tajani. “In questi momenti non dobbiamo perdere mai la testa, dobbiamo sempre sapere cosa vogliamo fare”. E “il governo sa cosa vuole fare per garantire il benessere di 60 milioni dei nostri concittadini, favorendo l’internazionalizzazione, facendo crescere l’export”, ha sottolineato, aggiungendo che occorre “lavorare sul mercato giapponese, il mercato indiano, i mercati orientali”, che “rappresentano una straordinaria opportunità”. Fonte Ansa



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