16 Aprile 2025
Fruttaldo, Genera: «Sostenibilità e formazione digitale sono centrali per l’agricoltura 4.0»


Obiettivo Agricoltura 4.0. Per il settore agricolo, l’attenzione è rivolta a giovani e imprese impegnate nella produzione primaria. È in campo su questo fronte il bando ISI 2024-2025 pubblicato da INAIL per l’erogazione di contributi a fondo perduto alle aziende operanti sul territorio italiano. Le risorse destinate a questa misura di sostegno economico ammontano a 600 milioni di euro, superando i 508 milioni stanziati in precedenza. In particolare, il finanziamento complessivo per le imprese agricole è pari a 90 milioni di euro, di cui 20 milioni riservati ai giovani agricoltori.

Le micro e piccole imprese agricole potranno richiedere finanziamenti per l’acquisto o il noleggio di trattori e macchinari moderni, sicuri, produttivi e meno inquinanti. La misura prevede anche l’erogazione di contributi a fondo perduto, con un importo concesso che va dai 5 mila euro ai 130 mila euro. In particolare, gli incentivi saranno riconosciuti secondo il seguente schema: 80% a fondo perduto per i giovani imprenditori agricoltori (fino all’età di 40 anni) e 65% per le imprese agricole.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Continua così il lavoro di trasformazione e rinnovamento già avviato con il PNRR. Attraverso contributi in conto capitale, il Next Generation EU sostiene 15mila aziende agricole nel rinnovamento dei macchinari, nell’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione (con l’obiettivo di ridurre l’uso di pesticidi del 25-40%), nell’utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0 e nella sostituzione dei vecchi trattori inquinanti Euro 1, circa l’80% dell’attuale parco automezzi, con veicoli Euro 5 (facendo scendere le emissioni di CO2 del 95%). Entro giugno 2026, perciò, i destinatari riceveranno un supporto economico per investire nell’innovazione dei macchinari, nell’economia circolare e nella bio economy.

L’obiettivo: Agricoltura 4.0

«Per trasformare l’agricoltura italiana in un modello 4.0 è necessario intervenire su più fronti, con soluzioni concrete. Prima di tutto, la formazione digitale degli operatori è cruciale: corsi specifici sull’utilizzo di sensori, big data e diagnostica remota permetterebbero di monitorare in tempo reale le condizioni dei macchinari e prevenire guasti. Inoltre, occorre incentivare l’adozione di tecnologie avanzate con finanziamenti mirati. Ad esempio, il credito d’imposta per l’acquisto di attrezzature connesse e sistemi di monitoraggio predittivo, che consentano alle piccole e medie imprese agricole di rimanere competitive. Per garantire il successo delle soluzioni smart, è indispensabile migliorare la connettività nelle aree rurali, investendo in reti 5G e sistemi di comunicazione che permettano il flusso continuo di dati tra dispositivi e piattaforme cloud. La standardizzazione, come l’adozione di ISOBUS, faciliterà l’integrazione di macchinari di diverse marche, rendendo la digitalizzazione più accessibile. Infine, la sostenibilità deve essere un obiettivo centrale, con tecnologie che ottimizzano l’uso delle risorse idriche ed energetiche, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza operativa», dice Serena Fruttaldo, Founder e CEO di Genera Srl.

E poi?

«Guardando all’agricoltura 5.0, il futuro sarà caratterizzato dall’integrazione tra tecnologie digitali, intelligenza artificiale e agricoltura sostenibile. La crescente automazione dei processi, unita alla capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, permetterà di ottimizzare ulteriormente la gestione delle risorse e migliorare la qualità dei prodotti. Le soluzioni 5.0 andranno oltre l’efficienza operativa. Saranno coinvolte anche la comunità e promuovendo la collaborazione tra agricoltori, ricercatori e consumatori per favorire una produzione agricola più responsabile, inclusiva e a basso impatto ambientale».

Cosa fa AgriCheck?

«È una soluzione innovativa per la diagnostica remota e la manutenzione predittiva dei macchinari agricoli. Si tratta di un dispositivo portatile che, tramite un’app mobile e un portale cloud, consente ai produttori e ai dealer di monitorare in tempo reale lo Stato delle macchine in caso di malfunzionamento. L’obiettivo è ridurre i tempi di fermo, ottimizzare le risorse e garantire interventi rapidi e mirati senza la necessità di essere fisicamente sul posto.  Il risultato è una maggiore efficienza operativa e una significativa riduzione dei costi».

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Quali sono i fronti di intervento in agricoltura?

«Agricheck risponde a tre problematiche fondamentali per il mondo agricolo. La prima è la difficoltà nell’interpretazione dei dati tecnici. La nostra Startup semplifica la raccolta e l’analisi delle informazioni, rendendole accessibili anche a chi non ha competenze tecniche avanzate. Poi al centro c’è l’affidabilità e la continuità operativa, rilevando anomalie di funzionamento per prevenire guasti critici, aumentando la fiducia nella tecnologia e riducendo i rischi di fermo macchina. Infine, il terzo punto riguarda costi e tempistiche di diagnostica e riparazione. La possibilità di intervento remoto riduce la necessità di trasferte tecniche, abbattendo costi operativi e garantendo una maggiore tempestività nelle riparazioni».

C’è una prospettiva attenta al digitale?

«Sì, è una piattaforma nativamente digitale, ma progettata per essere estremamente facile da utilizzare.  Grazie all’integrazione con lo standard ISOBUS, si collega facilmente ai macchinari esistenti senza modifiche strutturali, indipendentemente dalla marca o dal modello. Questa interoperabilità tra dispositivi è cruciale, in un settore dove la varietà di attrezzature è molto ampia, rendendo l’adozione della tecnologia meno complessa e più scalabile. Ciò che distingue AgriCheck è la sua capacità di rendere fruibili dati complessi anche per chi non ha competenze tecniche specifiche. La piattaforma raccoglie informazioni dettagliate in tempo reale, ma le elabora e le presenta in modo semplice e immediatamente comprensibile. L’analisi predittiva, inoltre, consente di rilevare eventuali anomalie prima che diventino problemi seri, prevenendo guasti e ottimizzando i tempi di intervento».

Chi sono i destinatari e i fruitori?

«Da una parte, produttori e integratori di componenti elettronici per macchinari agricoli, in modo che le aziende possano arricchire le proprie macchine con funzionalità avanzate di monitoraggio remoto e diagnostica predittiva. Questo non solo migliora il valore aggiunto dei macchinari, ma consente anche un controllo più accurato sulla loro qualità. Dall’altro lato i dealer di macchinari agricoli, che non sono più solo rivenditori, ma veri e propri partner tecnici per gli agricoltori».

Può rappresentare un tassello per la sostenibilità in agricoltura?

«È un aspetto che non riguarda solo la riduzione dell’impatto ambientale, ma include anche l’efficienza operativa e la gestione ottimizzata delle risorse. Ad esempio, la diagnostica remota permette di identificare malfunzionamenti o anomalie nei macchinari prima che si traducano in guasti. Si riduce così la necessità di interventi in campo e i costi legati a riparazioni non pianificate. Inoltre, un’accurata gestione del ciclo di vita delle attrezzature consente di ridurre gli sprechi, migliorare l’efficienza del consumo di risorse e, di conseguenza, abbattere i costi operativi».

In che modo si declina l’integrazione tra innovazione e attività agricole?

«Non ci si può limitare all’introduzione di nuove tecnologie, ma deve essere garantita un’integrazione concreta nei processi produttivi, senza stravolgere le abitudini operative. Un aspetto cruciale è la compatibilità tra macchinari di diversi marchi. Questo perché le aziende agricole operano con flotte miste e hanno bisogno di soluzioni che si adattino a questa realtà. Il futuro dell’integrazione tecnologica in agricoltura passerà attraverso soluzioni scalabili e aperte, in grado di adattarsi alle diverse esigenze aziendali. La sfida sarà rendere questi strumenti sempre più accessibili, mantenendo un equilibrio tra automazione e controllo diretto da parte degli operatori».

Come si posiziona l’Italia in termini di agrifood-tech?

«Il nostro Paese ha una tradizione consolidata nella meccanizzazione agricola e, sebbene non alla velocità di altri come Germania o Francia, sta approcciando con sempre maggiore vigore la gestione intelligente di dati. Questa “lentezza” è generalmente associata alla presenza di tante piccole e medie imprese, che non sempre hanno la capacità di investimento necessaria per questa trasformazione, sia dal lato dei produttori di attrezzi sia dal lato degli agricoltori. Tuttavia, gli esempi che ci arrivano dal resto del mondo (Europa e Nord America) mostrano che una gestione intelligente dei dati è necessaria. Ed è dovuto alle richieste crescenti di produzione del Mercato e al mantenimento di una redditività sufficiente dei produttori agricoli».

Cosa possiamo aspettarci per il futuro del settore agricolo?

«Sarà sempre più legato all’utilizzo delle tecnologie digitali, che stanno già trasformando il modo in cui gestiamo i processi. L’adozione di strumenti innovativi contribuirà a ottimizzare le operazioni quotidiane, migliorando l’efficienza nella gestione dei macchinari, riducendo i tempi di inattività e i costi legati alla manutenzione. Questo significa che gli agricoltori, i produttori di macchinari e i rivenditori avranno a disposizione dati concreti e analisi predittive per prendere decisioni più informate e tempestive, minimizzando i rischi operativi e massimizzando l’efficienza. Il cambiamento non sarà una rivoluzione. Ma un’evoluzione che permette agli operatori di lavorare in modo più intelligente, con strumenti che migliorano l’accesso alle informazioni e semplificano la gestione dei processi».

©

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

📸 Credits: Canva.com

Articolo tratto dal numero del 15 aprile 2025 de il Bollettino. Abbonati!





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio