16 Aprile 2025
oggi la fiducia alla Camera, tra bonus, rinunce e novità per famiglie e imprese



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È appena iniziato e già si complica l’iter parlamentare del Decreto Bollette 2024, il provvedimento da 3 miliardi di euro approvato a fine febbraio dal governo Meloni per contrastare il caro energia. Dopo un passaggio tutt’altro che lineare in Commissione Attività Produttive, il testo arriva oggi alla Camera, dove a partire dalle 15 scatterà la chiama dei deputati per il voto di fiducia. Il voto finale è previsto per mercoledì mattina, prima del passaggio in Senato e della conversione definitiva, attesa entro il 29 aprile.

Fiducia sul decreto bollette: il nodo delle coperture finanziarie

Durante l’esame parlamentare, il pacchetto di misure è stato oggetto di modifiche significative. Tuttavia, alcune proposte – tra cui l’ampliamento degli incentivi per le caldaie a condensazione – si sono arenate a causa dell’assenza di coperture finanziarie. È proprio questo il motivo che ha spinto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a porre la questione di fiducia: la Commissione Bilancio, infatti, non è riuscita a esprimere il proprio parere in tempo utile, rallentando l’intero iter legislativo.

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Stop agli sconti per caldaie “hybrid ready”: sfuma emendamento da 600 milioni

Salta, almeno per ora, l’estensione del bonus caldaie alle “hybrid ready”, ovvero caldaie predisposte per essere abbinate a pompe di calore. L’emendamento proposto dalla Lega, a firma di Alberto Gusmeroli, puntava a includerle tra le tecnologie incentivabili tramite ecobonus e bonus ristrutturazioni. Ma a bloccare tutto è stata la questione delle risorse disponibili. Secondo dati ENEA, il mercato delle caldaie a condensazione vale circa 1,2 miliardi di euro l’anno: la metà sarebbe stata interessata dalle agevolazioni.

Bonus elettrodomestici 2024: contributo fino a 200 euro e sconto in fattura

Arriva invece una buona notizia sul fronte dei consumi domestici. Il bonus elettrodomestici 2024 è stato potenziato: il contributo sale da 100 a 200 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro. La novità più rilevante è però la modalità di erogazione, che abbandona il vecchio “click day” in favore di uno sconto diretto in fattura, più semplice e immediato.

Inoltre, viene superata la soglia minima di classe energetica B, considerata penalizzante per il made in Italy. Il bonus sarà concesso solo per prodotti realizzati in stabilimenti dell’Unione Europea, con l’obbligo di smaltire un elettrodomestico di classe energetica inferiore: un incentivo concreto al consumo sostenibile.

Fringe benefit auto aziendali: proroga dell’esenzione fiscale

Il decreto bollette prevede anche una deroga alla nuova tassazione dei fringe benefit per le auto aziendali. I veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo tra gennaio e giugno 2025 resteranno esenti dal nuovo sistema fiscale, introdotto con l’ultima legge di bilancio.

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Piscine, sport e consulenza: arrivano utility manager e aiuti per i costi energetici

Tra le misure approvate, spiccano anche 10 milioni di euro aggiuntivi destinati al contenimento dei costi energetici delle piscine, grazie a un emendamento di Forza Italia. In parallelo, nasce la figura dell’utility manager, un consulente incaricato di aiutare cittadini e imprese nella gestione delle utenze: contratti, tariffe, normative e diritti nel complesso mondo del mercato libero.

Mercato tutelato: proroghe per i clienti vulnerabili

Un’altra importante novità riguarda i clienti vulnerabili. Grazie a un emendamento della Lega, sarà possibile restare nel regime di tutela energetica anche dopo la cessazione ufficiale del mercato tutelato, prevista per il 31 marzo 2027. Una misura pensata per garantire continuità e protezione alle fasce più fragili della popolazione.

Gettito IVA da rincari gas: nuovi aiuti in arrivo per bollette e famiglie

Infine, il decreto apre la strada all’utilizzo del maggior gettito IVA derivato dall’aumento dei prezzi del gas per finanziare ulteriori interventi a sostegno di famiglie e imprese colpite dal caro bollette. Le commissioni parlamentari avranno 15 giorni di tempo per esprimere un parere: decorso questo termine, il governo potrà comunque procedere all’adozione delle misure.



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