
Bonus di 200 euro per gli ISEE fino a 25mila euro, aiuti alle imprese, tutele graduali per i vulnerabili, bonus elettrodomestici con il click day, risorse per ridurre i costi delle piscine, offerte di luce e gas più chiare, stop alle esecuzioni immobiliari e salva-auto aziendali.
Tra le misure previste dal governo e le novità introdotte dall’esame parlamentare, il decreto bollette allarga la propria portata e riceve il sì della Camera con 181 voti a favore della fiducia messa dal Governo e 113 contrari, con 4 astenuti. Ora il testo si appresta a passare al Senato per la seconda lettura, per un esame praticamente blindato, considerate le varie festività e ponti in calendario, e visto che il decreto scade il 29 aprile.
Il pacchetto di aiuti da 3 miliardi contro il caro-energia
Il testo base del decreto mette sul piatto un pacchetto da 3 miliardi di aiuti contro il caro-energia destinati a famiglie e imprese. In particolare è previsto un contributo straordinario di 200 euro per chi ha un ISEE fino a 25mila euro, che può salire a 500 euro per chi già riceve il bonus sociale (gli ISEE fino a 9.530 euro).
Vengono anche concessi due anni in più per cittadini e micro-imprese vulnerabili per il passaggio al mercato libero. Per le imprese arrivano 600 milioni destinati alle agevolazioni per la fornitura di luce e gas alle PMI; agli energivori vengono anticipati i 600 milioni derivanti dalle aste Ets.
Le novità introdotte dall’esame parlamentare
L’esame parlamentare ha poi introdotto diverse novità. Innanzitutto cambia il bonus elettrodomestici introdotto dalla manovra: il contributo, fino al 30% della spesa (con tetto di 100 euro, che sale a 200 euro per famiglie con ISEE sotto i 25mila euro), non sarà erogato con il classico “click day”, ma direttamente con lo sconto in fattura. Arriva poi lo stop al pignoramento degli immobili per i soggetti vulnerabili (over 75, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute): non potrà essere attivata l’esecuzione immobiliare della prima casa per debiti condominiali inferiori ai 5.000 euro. Inoltre, i clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali potranno essere inseriti nel mercato tutelato anche alla cessazione del 31 marzo 2027.
Salvagente per le auto aziendali e nuove risorse per le piscine
È poi previsto un salvagente per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e “concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025”, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra. Previsti inoltre 10 milioni in più nel 2025 “per l’erogazione di contributi a fondo perduto” per ridurre il costo dell’energia nelle piscine.
Viene anche riconosciuta ufficialmente la figura del consulente per la gestione delle utenze, una sorta di ‘utility manager’. Superati infine gli ostacoli legati all’utilizzo del maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del gas, per gli eventuali nuovi interventi sulle bollette energetiche di famiglie e imprese: in attesa della riforma della legge di contabilità, l’utilizzo delle risorse sarà condizionato al parere delle commissioni parlamentari competenti sui profili finanziari.
Fonte: Ansa
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