Dieci milioni per le imprese culturali campane. Perché altro che «con la cultura non si mangia», in Campania il settore dà lavoro a oltre 10mila persone. La presentazione del nuovo bando regionale destinato alle imprese “creative e culturali” è l’occasione anche per Vincenzo De Luca per fare il punto sui vari investimenti fatti da Palazzo Santa Lucia in ambito culturale e annunciare, tra questi, l’avvio dei lavori entro l’estate per il restyling del conservatorio di San Pietro a Majella. Ma non solo.
Il governatore incassa anche i ringraziamenti di una gran parte degli imprenditori culturali che prendono la parola ammettendo che senza i finanziamenti regionali il settore farebbe fatica. E, sollecitato dai giornalisti, annuncia che parteciperà alla manifestazione del 15 marzo a piazza del Popolo a Roma “Una piazza per l’Europa, tante città un’unica voce”: «Se sto bene in salute ci sarò. Un grande Paese, una grande area ha il dovere della difesa nazionale, ma questo non basta. La linea d’azione deve essere la diplomazia, i rapporti multilaterali. Le armi da sole producono solo nuove tragedie».
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De Luca, quindi, tornerà a manifestare a Roma a quasi un anno di distanza da quel 16 febbraio quando protestò per ben altri motivi: la mancata intesa per i fondi sviluppo e coesione. Evento ricordato dallo stesso governatore ieri: «Scontiamo il ritardo di un anno, l’attesa fatta per arrivare all’accordo di coesione firmato poi a settembre con il Governo». Ora, però, i fondi ci sono e arriva la seconda edizione del bando regionale «dopo il successo con cento imprese finanziate lo scorso anno», dice la direttrice generale per le politiche culturali e il turismo della Campania Rosanna Romano che è entrata nel dettaglio del bando. Sette milioni al settore culturale e creativo, con l’80% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 200mila euro per proposte singole e di 400mila euro per proposte aggregate.
Gli investimenti
Tre milioni sono invece per produzione di contenuti culturali per i quali viene coperto il 60% delle spese, fino a 150mila per proposte singole e 300mila euro per quelle aggregate. Le domande al 28 marzo. Ma come accennato, De Luca ha colto l’occasione per parlare anche degli investimenti culturali. A partire dai 15 milioni in campo per il restyling del conservatorio di San Pietro a Majella: «Credo che tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, finalmente, inizieranno i lavori di ristrutturazione. È un patrimonio della cultura mondiale, era un delitto lasciarlo nell’abbandono». Novità anche per il centro di produzione Rai: «Presenteremo a breve anche un progetto di ristrutturazione completa. Puntiamo ad avere anche una firma di un progettista di grande rilievo nazionale». E ancora, il governatore annuncia di voler realizzare il primo «cineporto», una struttura per le riprese subacquee che manca in Italia, oltre a ricordare i progetti per il polo multimediale a Bagnoli agli investimenti per la riqualificazione dei santuari legate al turismo religioso nell’anno del Giubileo.
Tornando al bando, De Luca spiega: «Con la cultura si crea anche lavoro. Questo serve a dare respiro a tantissime imprese culturali che chiuderebbero i battenti, dalle sale cinematografiche a piccole compagnie teatrali». E in effetti sono tante le voci che confermano questa visione. L’editore Diego Guida ha evidenziato l’importanza dell’occasione di essere Regione ospite al “salone del libro di Torino”. Giuseppe Caccavale, direttore artistico del teatro Augusteo è netto: «In assenza dell’aiuto regionale alle attività di spettacolo, la quasi totalità delle strutture rimarrebbero chiuse». Il presidente regionale dell’Agis Luigi Grispello aggiunge: «Rispetto alle regioni del Nord siamo penalizzati perché lì possono puntare sulle fondazioni bancarie e sull’Art bonus. Noi senza l’intervento della Regione saremmo tutti in crisi».
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