Tra passato e futuro. Dal 14 al 16 maggio, il quartiere fieristico di Ferrara ospiterà una tre giorni straordinaria, rendendo la città hub internazionale per i beni culturali e ambientali: si tratta del Salone del Restauro, giunto alla 30esima edizione.
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Il Salone offrirà una panoramica completa sulle ultime novità in ambito culturale e tecnologico, forte di un layout espositivo pensato per offrire un’esperienza di visita ancora più dinamica. ‘Restauro’ integrerà proposte di pregio e tecniche all’avanguardia per rispondere alle sfide del restauro e della conservazione.
Non mancheranno le aziende che producono e distribuiscono materiali, attrezzature e tecnologie avanzate, fondamentali per la preservazione del patrimonio culturale. L’expo sarà anche palcoscenico per ulteriori ambiti, dalle strumentazioni diagnostiche ai componenti per la sicurezza e l’impiantistica, la pulizia e il ripristino delle superfici.
In particolare, l’attenzione sarà rivolta alla sinergia tra queste diverse aree, che contribuiscono tutte a una gestione integrata e sostenibile. Una tre giorni che evidenzierà la funzione centrale della ricerca scientifica, illustrando le ultime frontiere nel campo del restauro e della conservazione.
A Ferrara Expo troveranno spazio numerose attività, dai laboratori pratici agli interventi di istituti e centri di ricerca. Oltre a presentare tecnologie innovative, il Salone metterà in evidenza anche realtà specializzate in sicurezza, impiantistica e pulizia, con soluzioni pensate per un restauro sempre più preciso e rispettoso.
‘Restauro’ poi valorizzerà settori merceologici strategici, come quello universitario, ecclesiastico e museale, dispiegando idee all’avanguardia per la conservazione dei beni sotto tutela. Un’attenzione particolare sarà rivolta al recupero dei beni culturali danneggiati da disastri ambientali, in un’ottica di sostenibilità e salvaguardia.
Il focus sulle start-up svelerà come l’innovazione stia effettivamente trasformando il mondo del restauro, attraverso novità e tecnologie che aprono strade inedite nella conservazione dei beni culturali. Contemporaneamente, il turismo culturale si conferma come leva fondamentale per la valorizzazione del patrimonio, creando connessioni tra storia e modernità e arricchendo l’esperienza dei visitatori.
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