Prato, 14 marzo 2025 – “Contano i fatti. Io sono scesa in piazza a fianco dei Sudd Cobas contro lo sfruttamento lavorativo. Io sono dalla parte dei precari e degli sfruttati”. La sindaca di Prato Ilaria Bugetti chiarisce così il bilancio delle donazioni per la sua campagna elettorale dopo la pubblicazione sul “Tirreno” di un contributo da parte di una azienda a conduzione cinese, oggetto della protesta sindacale per lo sfruttamento di alcuni operai. Ma il deputato di FdI Walter Rizzetto ieri a Prato ammonisce: “Invito la politica a stare molto attenta a scegliere con chi si relaziona”.
Sindaca, sono passati nove mesi dalla sua elezione alla guida della città. La sua campagna elettorale ha avuto un budget di donazioni di 132mila euro. Tanti sostenitori le hanno dato una mano.
“Si e questo significa che c’è stato entusiasmo per la mia candidatura non solo tra le imprese ma anche tra tanti cittadini e cittadine”.
Ci sono imprese conosciute come il gruppo Colle, lei ha lavorato part time per una sua partecipata, e la Beste e la Rifinizione Santo Stefano. Imprese ‘amiche’?
“La normativa sul finanziamento delle campagne elettorali prevede piena trasparenza dei contributi. Chi decide di sostenere la campagna elettorale è consapevole che si tratta di un dato pubblico. Vale per tutti i candidati sindaco d’Italia”.
E anche otto imprese guidate da cinesi, tra cui la Cxl che è stata protagonista nei giorni scorsi della protesta dei Sudd Cobas per la regolarizzazione di quattro operai che venivano sfruttati, che ha messo a disposizione mille euro.
“Questo non mi ha impedito di scendere in piazza con i Sudd Cobas contro lo sfruttamento lavorativo. Contano i fatti e non le parole. Il nostro impegno per difendere i diritti dei lavoratori proseguirà senza sosta sia attraverso lo sportello comunale antisfruttamento che lavorando per intensificare i controlli insieme alla Regione, allo Stato e alle forze dell’ordine. Inoltre con i Sudd Cobas stiamo condividendo il percorso per modificare il regolamento sull’uso del suolo pubblico in modo da agevolare l’attività sindacale”.
Tra i sostenitori anche alcune aziende immobiliari che hanno versato tra i tremila e i seimila euro a testa ed alcune aziende edili.
“E quindi? Ripeto, contribuire alle campagne elettorali è lecito, l’importante è seguire le norme e io l’ho fatto. Abbiamo rispettato tutti gli obblighi di legge e non ci è stata mosso alcun rilievo”.
La Eol di Pioltello le ha messo a disposizione 15mila euro. L’azienda aveva grande fiducia nella sua elezione.
“Una decisione che deve passare dall’assemblea dei soci e dal cda dell’azienda per poter essere effettiva nella consapevolezza che oltre a essere pubblici, gli elenchi con la documentazione contabile devono essere trasmessi al collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’appello di Firenze che ha l’obbligo di controllare. Lo ha fatto ed è risultato tutto in regola”.
Silvia Bini
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