Contromisure per 26 miliardi. Washington: risponderemo , sul tavolo tariffe sulle auto. Anche il Canada reagisce
L’Unione europea «si rammarica profondamente», ha detto la presidente della Commissione Ue von der Leyen, ma «reagisce» ai dazi del 25% imposti dall’amministrazione Trump su acciaio e alluminio Made in Eu e prodotti da altri partner internazionali, entrati in vigore ieri. Bruxelles reintrodurrà dal primo aprile le contromisure decise negli anni 2018 e 2020 (poi sospese in seguito a un’intesa) e imporrà un nuovo pacchetto di misure a partire dal 13 aprile. Anche il Canada ha reagito con tariffe per 20,7 miliardi di dollari di merci statunitensi, colpendo computer e attrezzature sportive e prodotti in ghisa.
L’Unione è aperta al negoziato
«Mentre gli Usa stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro — ha dichiarato von der Leyen, sottolineando la proporzionalità della reazione —. Ciò corrisponde alla portata economica delle tariffe Usa». La presidente ha anche detto che l’Unione rimane «aperta al negoziato». Il commissario Ue al Commercio Šefcovic ha sottolineato che l’obiettivo è «ridurre al minimo l’impatto sulle aziende e sui consumatori europei».
Il presidente Usa Trump non sembra ancora intenzionato a sedersi al tavolo della trattativa: ha promesso «ritorsioni» contro l’Unione, tornando a minacciare dazi anche sulle auto europee. Ha poi assicurato che gli Stati Uniti «non si lasceranno più maltrattare» dai loro partner commerciali. «Vinceremo noi questa battaglia finanziaria», ha detto Trump durante un incontro con il premier irlandese Micheal Martin.
Reazione in due tempi
I dazi statunitensi interesseranno un totale di 26 miliardi di euro di esportazioni Ue, che corrispondono a circa il 5% delle esportazioni totali di beni dell’Unione verso gli Stati Uniti. Le contromisure del 2018 e del 2020 sulle esportazioni Usa saranno «automaticamente» ripristinate una volta scaduta la loro sospensione il 31 marzo: i dazi saranno applicati su prodotti che vanno dalle barche al bourbon alle motociclette (marchi iconici come Harley-Davidson). Per la prima volta saranno attuate integralmente. Il secondo pacchetto di contromisure sarà applicato a 18 miliardi di euro di esportazioni statunitensi verso l’Ue e per questo è stata avviata ieri una consultazione con i portatori di interesse e con gli Stati membri per definire i prodotti da colpire.
I prodotti colpiti
La Commissione prenderà di mira, come già nel 2018, i prodotti «situati in Stati politicamente sensibili, senza danneggiare l’interesse europeo», ha spiegato una fonte Ue. Si tratta della soia prodotta in grande quantità in Louisiana, da cui proviene lo speaker della Camera Mike Johnson. Ma anche la carne bovina e il pollame che sono settori rilevanti per Stati a maggioranza repubblicana come il Nebraska e il Kansas. Così come i prodotti in legno, fondamentali per l’economia di Stati come Georgia, Virginia e Alabama, e ritenuti strategici per il settore manifatturiero. Nel secondo pacchetto rientrano dunque prodotti industriali e agricoli, tra cui acciaio e alluminio, tessuti, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche e prodotti in legno. Tra i prodotti agricoli ci sono pollame, carne di manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure. Nel mirino ci sono anche forni, stufe, congelatori, tosaerba, «tutti beni per i quali l’Ue ritiene di avere alternative interne», ha proseguito la fonte.
Maggioranza qualificata
La lista di beni Usa da colpire del secondo pacchetto dovrà ottenere il semaforo verde dai ministri dei Ventisette (Consiglio): sia per approvarla sia per bloccarla serve la maggioranza qualificata, quindi nessun governo avrà un potere di veto, basteranno almeno 15 Paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea. Senza una maggioranza qualificata la decisione rimane nelle mani di Bruxelles.
13 marzo 2025
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