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Il Commissario europeo per il clima all’Hoekstra: “chiederemo agli Stati membri di ridurre le tasse sull’elettricità pagate dalle industrie energivore”

Credits: Photo by Ahmad Mukhtar -Copyright European Union, 2024

Il discorso del Commissario per il Clima Wopke Hoekstra a Bruxelles

Come convincere le industrie ad alta intensità energetica ad investire nella transizione? Rafforzando le motivazioni aziendali. Questa in estrema sintesi la direzione imboccata dalla Commissione europea per portare le imprese UE a bordo della decarbonizzazione. A tornare sull’argomento dopo la presentazione dello scorso mese del Clean Industrial Deal e del pacchetto Omnibus Simplification, è il Commissario europeo per il clima, le emissioni nette zero e la crescita pulita Wopke Hoekstra.

Intervenendo dal palco dell’EU Tax Symposium, in corso a Bruxelles, Hostreka ha ricordato le priorità politiche che guideranno il lavoro dell’esecutivo nel breve e nel lungo termine sul fronte fiscale. Il primo obiettivo? Chiudere la direttiva sulla tassazione energetica (Energy Taxation Directive).

Approvare la nuova Energy Taxation Directive

Il 14 luglio 2021 la Commissione ha adottato una proposta di revisione del provvedimento che mira tra le altre cose ad allineare la tassazione dei prodotti energetici alle politiche comunitarie. Promuovendo le tecnologie pulite e rimuovendo esenzioni o agevolazioni oggi a carico dei combustibili fossili. Le principali novità proposte?

  • Tassare i carburanti in base al contenuto energetico e alle prestazioni ambientali, piuttosto che in base al volume. 
  • Semplificare la categorizzazione dei prodotti energetici ai fini fiscali per garantire che i combustibili più dannosi per l’ambiente siano quelli tassati di più.
  • Eliminare gradualmente le esenzioni per il riscaldamento domestico e per alcuni altri prodotti legati alle fonti fossili.
  • Portare nella tassazione energetica UE anche i combustibili fossili utilizzati come carburante per il trasporto aereo intra-UE, il trasporto marittimo e la pesca.

L’aggiornamento della direttiva è al momento in fase di discussione da parte dei paesi dell’UE in un apposito gruppo di lavoro ad hoc del Consiglio, ma il dialogo va a rilento.

“Nel breve termine, chiederò agli Stati membri di concludere rapidamente i negoziati sulla direttiva sulla tassazione dell’energia, ha affermato il commissario Hostreka. “Sono consapevole che questa sia una negoziazione difficile per tutti. Ma dobbiamo essere ambiziosi nel garantire che il nostro quadro fiscale incoraggi l’elettrificazione e riduca la dipendenza dalle fossili. Tutti, compresi i settori dell’aviazione e della navigazione marittima, devono fare la loro parte”.

Ridurre le tasse sull’elettricità alle industrie

Non solo. “Nell’ambito del Clean Industrial Deal saranno inoltre introdotte diverse misure fiscali per aiutare le industrie ad alto consumo energetico a far fronte agli elevati costi energetici. Chiederemo agli Stati membri di ridurre le tasse sull’elettricità pagate da queste industrie e di eliminare le tariffe extra che non hanno nulla a che fare con il consumo di energia. Abbiamo anche bisogno di un massiccio aumento degli investimenti per dare impulso alla nostra transizione verde. Il rapporto di Mario Draghi lo chiarisce ampiamente”.

Ecco perché la Commissione sta lavorando anche all’introduzione di una nuova banca per la decarbonizzazione industriale.

E promette di incoraggiare i Ventisette a implementare incentivi fiscali per rendere gli investimenti puliti più interessanti dal punto di vista finanziario. “Ciò include periodi di ammortamento più brevi, che consentono di ammortizzare più rapidamente i costi e di beneficiare di incentivi fiscali che compensano gli elevati investimenti iniziali. Comprende anche l’uso di crediti d’imposta per le imprese nei settori strategici della transizione pulita“.

Nel medio e lungo termine, il lavoro si focalizzerà invece sulla semplificazione del business in Europa, livellando le condizioni di concorrenza per le aziende europee.



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