
Affrontare le sfide della mobilità sostenibile e migliorare la qualità della vita dei residenti con una serie di interventi condivisi e che nascono “dal basso”, coinvolgendo la comunità in senso lato: questi sono i temi e l’approccio con cui il Comune di Busto Arsizio ha partecipato ed è stato selezionato per l‘lntelligence Smart Cities Challenge (Ice 2023 – 2025), un’iniziativa promossa dalla Commissione europea per sostenere l’uso di tecnologie innovative con l’obiettivo di favorire uno sviluppo urbano sostenibile, inclusivo e digitale. E c’è di più: con un ulteriore riconoscimento, Busto Arsizio è stata inserita nel ristretto gruppo di 11 città ambassador, incaricate di guidare e ispirare le altre città nella realizzazione di progetti concreti.
A che punto siamo
Il lavoro si è avviato con tavoli, incontri, confronti e la firma di accordi e protocolli: il tutto ha permesso di individuare e strutturare in modo concreto i Locai Green Deals (Lgd), ovvero un pacchetto di 4 iniziative focalizzate sulla mobilità sostenibile. Si tratta di piani emersi grazie al coinvolgimento, durante l’anno passato, di stakeholder pubblici e privati, tra cui Confindustria Varese, ma anche singole imprese, scuole e cittadini.
Che differenza c’è rispetto ad altri interventi sulla mobilità? La differenza più evidente è che in questo caso non si mira a risolvere problemi specifici di mobilità, ma si guarda alla trasformazione a lungo termine del tessuto urbano e sociale della città. I 4 pacchetti chiave su cui si punta l’attenzione sono presto detti: mobilità scolastica sicura e sostenibile; ultimo miglio green e Ztl più vivibili; collegamenti con l’area industriale; monitoraggio per la Smart Mobility e l’EcoCommuting.
“L’iniziativa Ice rappresenta per Busto Arsizio un’importante opportunità per allineare le proprie politiche di mobilità alle migliori pratiche europee. Allo stesso tempo, rafforza il dialogo tra amministrazione pubblica e aziende, promuovendo un modello di sviluppo urbano che unisce competitività, sostenibilità e qualità della vita”, afferma Giuseppe Vaccarino, Mobility Manager del Comune di Busto Arsizio.
In prima linea per la sostenibilità industriale
Confindustria Varese ha deciso di supportare sin dal principio il Comune di Busto Arsizio in questa iniziativa e ha firmato un accordo per collaborare in particolare sul Locai Green Deal relativo ai collegamenti con l’area industriale di Sacconago che dista 5 chilometri dal collegamento ferroviario. Obiettivo da raggiungere in questo caso è la riduzione dell’uso predominante di mezzi motorizzati privati, affrontando la problematica legata alla mancanza di trasporti pubblici adeguati.
Confindustria Varese, in collaborazione con il Comune, ha deciso di sostenere la sperimentazione di un servizio di trasporto collettivo a chiamata (Demand-Responsive Transit, Drt), adattabile agli orari lavorativi e capace di collegare il centro cittadino con la zona industriale. Questa iniziativa punta non solo a ridurre l’impatto ambientale, ma anche a migliorare la competitività delle imprese e la qualità della vita dei lavoratori. Le aziende di Sacconago potrebbero trarre beneficio da questa soluzione, che amplierebbe il bacino di potenziali dipendenti, in particolare coloro che non dispongono di un veicolo privato. Inoltre, la riduzione dell’uso di automobili private diminuirebbe i costi legati a parcheggi e gestione delle flotte aziendali, contribuendo a migliorare l’efficienza operativa.
“La collaborazione con il Comune permette di rendere l’area industriale di Sacconago più accessibile attraverso soluzioni di mobilità innovative. Questo può aumentare l’attrattività della zona sia per le imprese esistenti sia per nuove aziende che potrebbero insediarsi, favorendo lo sviluppo economico del territorio. Questa iniziativa permette, inoltre, alle imprese di migliorare la loro reputazione e di contribuire positivamente alla qualità dell’ambiente e della vita dei propri dipendenti”, spiega Luisa Minoli, referente del progetto per Confindustria Varese.
Scuola, Ztl e tecnologie
Accanto a ciò, gli occhi sono puntati anche sugli altri 3 pacchetti di azioni, a partire da quello che riguarda la mobilità scolastica sicura e sostenibile. Qui le soluzioni sul piatto, nel caso dei più piccoli, vanno dalla realizzazione di aree di parcheggio e di “Kiss&Ride” a distanza pedonale dall’ingresso degli edifici scolastici (per i genitori che accompagnano i figli con mezzi privati), alla realizzazione di percorsi pedonali protetti o alla istituzione di servizi di accompagnamento con personale volontario dedicato. Per le scuole superiori, si guarda al miglioramento del coordinamento tra gli orari dei treni regionali e degli autobus urbani per ottimizzare gli spostamenti degli studenti pendolari, rendendo il trasporto pubblico più attrattivo attraverso la riduzione dei tempi di attesa. Sul tema dell’ultimo miglio green e Ztl più vivibili, si punta a soluzioni innovative per ottimizzare le consegne nell’area a traffico limitato, attraverso l’uso di hub logistici e mezzi elettrici. Infine, il capitolo monitoraggio per la Smart Mobility e l’EcoCommuting racchiude l’utilizzo di tecnologie avanzate per raccogliere dati sui flussi di mobilità e incentivare comportamenti sostenibili.
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