
Le imprese del Mezzogiorno ancora in ritardo sulla doppia transizione, green e digitale.
È quanto emerge dai dati della ricerca di BI-REX e del Research Department di Intesa Sanpaolo.
La ricerca, che ha coinvolto 264 imprese del Mezzogiorno, rileva come sia presente un nucleo di imprese (circa il 38%) in ritardo sul fronte della transizione digitale e green, mentre dall’altra emerge una parte del campione (il 22%) ben avviato, con valori medio alti per entrambi gli indicatori.
L’introduzione della tecnologia 4.0
L’introduzione di soluzioni digitali 4.0 è un fenomeno recente, che si è affermato negli ultimi anni grazie anche a efficaci interventi di politica industriale: nel periodo 2020-2024, il 77% del campione ha indicato di aver introdotto o potenziato misure 4.0 per supportare il processo di automazione e digitalizzazione, anche con tecnologie sempre più evolute.
Dalla ricerca emerge come, a oggi, più dell’80% delle imprese intervistate adotti tecnologie 4.0, con punte del 90% per le realtà più grandi e oltre l’85% tra chi è specializzato in elettronica, elettrotecnica e ICT.
Tra le aziende più piccole si rileva un buon grado di diffusione del 4.0, con più di 3 imprese su 4 che dichiarano infatti di adottare almeno una tecnologia.
Le tecnologie più utilizzate
Tra le tecnologie più utilizzate spiccano l’archiviazione, la trasmissione e analisi dati (47%), il cloud computing (43%) e la robotica (39%).
L’adozione di soluzioni legate alla realtà aumentata e ai Digital Twins è meno diffusa, con percentuali inferiori al 3%.
I partner della transizione
Le imprese, nella trasformazione digitale, si affidano per lo più a fornitori di tecnologie (73%) o di impianti e macchinari (67%), con minime differenze per classi dimensionali.
Seguono i consulenti (31%) e le università e i centri di ricerca, che comunque sono stati indicati dal 15%.
Inoltre, il 65% delle aziende si affida a partner che operano in regioni diverse da quella in cui l’azienda stessa opera.
Dal punto di vista del grado di soddisfazione, le imprese esprimono un buon apprezzamento rispetto alle relazioni instaurate con i principali partner, anche se non mancano alcune criticità, come i costi elevati (43%), la lunghezza dei tempi (34%) e le difficoltà di coordinamento (33%).
Per la maggior parte dei soggetti, la relazione riguarda l’acquisto di tecnologia (62%); seguono la formazione (40%) e i progetti innovativi, indicati da circa un’impresa su tre (32%).
Un’analisi sul posizionamento rispetto alla doppia transizione
Le strategie green più diffuse tra le realtà del Mezzogiorno riguardano principalmente l’utilizzo di tecnologie più efficienti per ridurre il consumo di energia (indicate dal 43% delle imprese) e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (34%), azioni specifiche per supportare il processo di efficientamento energetico.
Le prospettive future
Nel prossimo triennio resterà alto l’impegno in formazione, innovazione e internazionalizzazione: tra le strategie adottate, il 41% delle imprese si orienterà infatti verso investimenti in formazione, sviluppo di nuovi prodotti e potenziamento dell’export.
Abbracciare la doppia transizione, investendo sia in tecnologia sia in soluzioni green, rappresenta una strategia fondamentale per crescere e rimanere competitivi.
L’analisi elaborata sui bilanci aziendali di un campione nazionale di 520 imprese evidenzia, infatti, come le imprese più virtuose sul fronte della doppia transizione abbiano avuto performance economico-finanziarie migliori, sia in termini di crescita del fatturato sia di marginalità, con indicazioni migliori anche per quanto riguarda la produttività.
La presentazione della ricerca
L’indagine, svolta su 1.500 aziende manifatturiere e dei servizi, con focus sul Mezzogiorno, è stata presentata all’evento organizzato da BI-REX e Intesa Sanpaolo, presso la nuova sede palermitana del Competence Center del gruppo bancario
Mentre nella sede bolognese di BI-REX l’iniziativa ha già raggiunto la sua quarta edizione, l’evento di Palermo ha segnato l’esordio in Sicilia di un ciclo di appuntamenti territoriali pensati per accompagnare le imprese italiane, in particolare quelle del Mezzogiorno, nei percorsi di trasformazione digitale e sostenibile.
«La presenza di BI-REX sul territorio siciliano – dichiara Massimo Pulvirenti, Responsabile Project Portfolio & Consulting Office di BI-REX. Testimonia l’attenzione del Consorzio nei confronti delle aziende del Mezzogiorno: è il primo passo di un processo che punta a rendere BI-REX punto di riferimento per le aziende, in particolare PMI, per l’attuazione di processi di trasformazione digitale, innovazione e sostenibilità».
«La nostra banca supporta concretamente le PMI siciliane che decidono di intraprendere un percorso sostenibile ed è in prima linea per accelerarne i processi relativi alle transizioni digitale e green – dichiara Sebastiano Sartorio, Direttore Area Imprese Sicilia di Intesa Sanpaolo. Il tessuto produttivo dell’isola è caratterizzato dalla presenza di imprese molto dinamiche che rappresentano una componente essenziale delle filiere industriali del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste aziende per aumentarne la competitività, offrendo soluzioni di finanziamento dedicate e consulenza specialistica».
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