Nuovo Giornale Nazionale – L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NON E’ UN’ARMA NE UNA GARA, MA UN MEZZO DI PROGRESSO PER TUTTA L’UMANITA’


GIANCARLO ELIA VALORI

Honorable de l’Académie des Sciences de l’Institut de France    Honorary Professor at the Peking University

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Da quando l’uomo prese un tronco robusto e lo trasformò in clava sino all’intelligenza artificiale, ogni progresso tecnologico è stato finalizzato all’uso di arma, compresi la polvere da sparo usata in principio solo per i fuochi artificiali, internet e la telefonia mobile. Però oggi la volontà di trasformare l’intelligenza artificiale quale patrimonio dell’intera umanità sta cozzando sempre con quelle velleità belliche che il genere umano esprime da millenni in una forsennata gara per eliminare il suo prossimo. Far emergere l’aspetto della necessaria cooperazione tra gli Stati al fine di assicurare beneficio per il mondo intero dovrebbe, invece, essere una priorità.

In un nostro precedente articolo, abbiamo parlato del progetto da 600 miliardi di dollari che gli Stati Uniti d’America stanno sviluppando in quanto ritengono una minaccia i differenti livelli di sviluppo della tecnologia tra Pechino e Washington che vede certamente primeggiare la Repubblica Popolare della Cina visti gli straordinari risultati raggiunti.

E sono proprio gli statunitensi a mettere in rilievo il primato cinese. Di recente, l’Information Technology and Innovation Foundation (ITIF) – un think tank statunitense senza scopo di lucro con sede a Washington D.C., focalizzato sulle politiche pubbliche legate all’industria e alla tecnologia –, ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che un sondaggio di 20 mesi condotto dall’organizzazione sulle capacità di innovazione della Repubblica Popolare della Cina in dieci campi della tecnologia avanzata ha dimostrato che Pechino è diventata un leader mondiale dell’innovazione nell’energia nucleare e nei veicoli elettrici; in quattro campi, tra cui l’intelligenza artificiale (IA) e la tecnologia quantistica, non si discosta molto dai leader mondiali. Grazie alla duplice forza trainante dei vantaggi in termini di costi e della crescente capacità di innovazione, sempre più aziende cinesi stanno acquisendo fama mondiale.

Il sito web statunitense Interesting Engineering ha confermato che questi risultati dimostrano in modo inequivocabile che la Repubblica Popolare della Cina attribuisce all’innovazione molta più importanza rispetto al passato e ha compiuto notevoli progressi nel migliorare le proprie capacità di innovazione. Il continuo rafforzamento della capacità di innovazione cinesi è dovuto alle politiche scientifiche e tecnologiche formulate dal governo.

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Nel corso del 2024, l’ITIF ha condotto un’analisi approfondita delle capacità di innovazione di 44 aziende cinesi. Queste aziende robotica, materiali chimici, energia nucleare, semiconduttori, tecnologia dei display, veicoli elettrici e batterie, intelligenza artificiale, computer quantistici, prodotti biofarmaceutici e macchine utensili.

Il rapporto ha evidenziato che la Cina è all’avanguardia nell’energia nucleare, allo stesso livello del mondo nei veicoli elettrici e nelle batterie e vicina al livello avanzato nei robot, nei display, nell’intelligenza artificiale e nell’informatica quantistica.

Il rapporto ritiene che la RP della Cina sia diventata leader mondiale nella tecnologia dei reattori nucleari. Negli ultimi dieci anni la RP della Cina ha sviluppato più reattori nucleari di quanti ne abbiano installati gli Stati Uniti d’America negli ultimi 30 anni. Pechino prevede di costruire più di 100 nuovi reattori nucleari entro il 2035. Attualmente la RP della Cina è probabilmente dai 10 ai 15 anni più avanti degli Stati Uniti d’America nella sua capacità di installare reattori nucleari di quarta generazione su larga scala.

Nel settore dei veicoli elettrici, la produzione cinese di batterie per veicoli elettrici rappresenta il 77% della produzione totale mondiale. La RP della Cina è anche il più grande produttore e venditore di veicoli elettrici al mondo. L’anno scorso, BYD – marca automobilistica cinese – ha venduto tre milioni di veicoli elettrici, quasi il doppio delle vendite globali di Tesla. I produttori cinesi di auto elettriche sono all’avanguardia in settori quali la tecnologia di guida autonoma.

Il rapporto afferma che la tecnologia quantistica non solo è di grande importanza per la sicurezza nazionale, ma ha anche il potenziale per avere un impatto trasformativo sull’economia e sulla società. In termini di comunicazione quantistica, la RP della Cina occupa una posizione dominante a livello mondiale. L’apertura della prima rete dorsale di comunicazione quantistica sicura al mondo, la Beijing-Shanghai Trunk Line, e il lancio del Quantum Science Experimental Satellite MoZi sono le migliori prove. In termini di rilevamento quantistico, la RP della Cina è più o meno alla pari con gli Stati Uniti d’America. Nel campo dell’informatica quantistica, sebbene Pechino abbia un leggero divario, si sta impegnando per recuperare.

Il rapporto mostra inoltre che, in termini di risultati della ricerca sull’intelligenza artificiale generativa, Repubblica Popolare della Cina e Stati Uniti d’America sono alla pari, contribuendo con migliaia di articoli ed esplorando le infinite possibilità dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, la RP della Cina ha ancora margini di miglioramento per quanto riguarda il numero di citazioni degli articoli. Sebbene l’ecosistema dell’intelligenza artificiale cinese stia maturando rapidamente, deve ancora affrontare sfide significative. Per quanto riguarda gli investimenti privati ​​nell’intelligenza artificiale, le aziende statunitensi hanno attratto più capitale di rischio e lanciato modelli di intelligenza artificiale più innovativi. Tuttavia, si prevede che questo divario si ridurrà man mano che gli investitori stranieri (tra cui l’Arabia Saudita) inizieranno ad apprezzare l’enorme potenziale dello sviluppo dell’intelligenza artificiale cinese.

Il rapporto sottolinea inoltre che fino a poco tempo fa la RP della Cina era solamente considerata all’avanguardia nel campo dell’innovazione, ma negli ultimi anni la situazione è cambiata notevolmente. Pechino è diventata la seconda economia mondiale e il governo e le imprese cinesi hanno aumentato gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie ad alto valore. Il continuo progresso della RP della Cina nell’innovazione è dovuto a politiche scientifiche e tecnologiche ben determinate.

Sempre Interesting Engineering ha riferito che, basandosi su queste politiche, l’esecutivo cinese ha dato priorità allo sviluppo dell’istruzione in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica; ha compiuto ogni sforzo per creare istituti di ricerca e parchi tecnologici industriali di livello mondiale, ha fornito finanziamenti, sussidi e incentivi fiscali per la ricerca scientifica e ha incoraggiato la cooperazione pubblico-privato per costruire congiuntamente un ecosistema di innovazione.

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Il rapporto sottolinea in più che le politiche scientifiche e tecnologiche della RP della Cina hanno notevolmente migliorato le capacità di innovazione scientifica e tecnologica del Paese, portandole a livelli di livello mondiale in un breve lasso di tempo e hanno promosso una crescita esponenziale della produzione complessiva di ricerca. Prendendo ad esempio la pubblicazione di articoli, nel 2012 la RP della Cina ha pubblicato circa 330.000 articoli, mentre gli Stati Uniti d’America ne hanno prodotti 430.000. Ma nel 2016 il numero di articoli pubblicati dalla Repubblica Popolare della Cina è salito a più di 900.000, superando quello degli Stati Uniti d’America.

La quantità e la qualità della produzione scientifica cinese stanno migliorando, come dimostra l’acquisizione di un gran numero di brevetti di alta qualità. Nel 2020, la RP della Cina si è classificata al terzo posto per numero di brevetti concessi dall’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti d’America (United States Patent and Trademark Office), alle spalle di Washington e Tokyo, a dimostrazione del fatto che l’innovazione e lo sviluppo nella RP della Cina hanno un buon rapporto positivo e che gli input innovativi si sono trasformati in output innovativi più numerosi e di qualità superiore.

Pur confermando i risultati ottenuti dalla RP della Cina in termini di innovazione, il rapporto dell’ITIF mette in evidenza che pure nei settori della chimica, delle macchine utensili, dei semiconduttori e dei prodotti biofarmaceutici, la RP della Cina presenta ancora un certo divario rispetto al livello avanzato mondiale. Tuttavia, la RP della Cina sta recuperando rapidamente terreno in questi settori.

Tutto questo dimostra che, nonostante la RP della Cina abbia assunto un ruolo guida nello sviluppo di chip utilizzati in dispositivi quali frigoriferi e cardiofrequenzimetri, esiste ancora una lacuna nella produzione di semiconduttori di alta qualità. Inoltre, l’industria biofarmaceutica cinese sta iniziando a mostrare la sua brillantezza, come testimoniato dall’aumento sia della quantità che della qualità delle pubblicazioni scientifiche legate alla biotecnologia, dalla continua comparsa di nuovi risultati di ricerca e sviluppo di farmaci e dal crescente numero di sperimentazioni cliniche condotte in Cina.

Il rapporto ritiene che, sebbene la RP della Cina non sia ancora diventata leader mondiale dell’innovazione in alcuni settori, stia compiendo progressi estremamente rapidi. Nei prossimi 10-20 anni, è probabile che la RP della Cina raggiunga o sia molto vicina alla frontiera dell’innovazione globale nella maggior parte dei settori industriali più avanzati. Nella nuova ondata di innovazione, la Cina è destinata a diventare il centro mondiale dell’innovazione.

Vi sono grandi passi in avanti nel rapido sviluppo e la diffusa applicazione della tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa, che hanno innescato una vera e propria mania per l’IA che sta travolgendo il mondo e i media: e si sta inaugurando un’opportunità di trasformazione e sviluppo. La misteriosa singolarità tecnologica nei romanzi di fantascienza sta passando dall’immaginazione alla realtà, conducendo l’umanità verso un nuovo tempo e uno spazio pieni di incognite. L’era degli smart media sta arrivando.

L’intelligenza artificiale porta possibilità illimitate all’industria dei media, ma proprio come le precedenti rivoluzioni della tecnologia della comunicazione, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale non può sfuggire al “dilemma di Collingridge”: ossia ci siano due percorsi verso l’innovazione; uno di questi è analizzare ogni innovazione, cercando di anticiparne le possibili conseguenze negative; in questo modo si possono evitare grandi mali. I pro e i contro delle tecnologie emergenti rimangono in una “scatola nera” finché non vengono testati nella pratica.

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I cinesi auspicano che la creazione di un meccanismo mondiale di governance efficace per promuovere l’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità diventi un obiettivo ampiamente condiviso nella comunità internazionale. Nell’ottobre 2023, il presidente cinese Xi Jinping ha proposto la Global Initiative for Artificial Intelligence Governance in occasione del terzo Belt and Road Forum per la cooperazione internazionale. Egli ha proposto la soluzione della RP della Cina e ha contribuito con saggezza tipicamente cinese in questo profondo argomento dei nostri tempi. Durante la visita del presidente Xi Jinping in Francia nel maggio 2024, Pechino e Parigi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta su intelligenza artificiale e governance globale, in cui si affermava che la RP della Cina era disposta a partecipare all’Artificial Intelligence Action Summit che poi si è tenuta a Parigi gli scorsi 10 e 11 febbraio. La partecipazione del vice premier Zhang Guoqing al Summit in qualità di rappresentante speciale del presidente Xi Jinping è stato un passo in avanti per implementare le intese comuni tra i due presidenti e per dimostrare l’atteggiamento responsabile della RP della Cina quale Paese importante nel campo dell’IA e il suo impegno nel promuovere lo sviluppo e la sicurezza di questo settore. Attraverso tale Summit, la RP della Cina ha migliorato la comunicazione e gli scambi con tutte le parti, unendo il consenso per la cooperazione e promuovendo attivamente l’implementazione del Global Digital Compact delle Nazioni Unite – iniziativa proposta dell’agenda pubblica del Segretario Generale dell’ONU, António Guterres. L’obiettivo di questo accordo è di assicurare che le tecnologie digitali siano utilizzate responsabilmente e per il beneficio di tutti, combattendo così il divario digitale e incentivando un ambiente digitale sano e inclusivo. Inoltre in quel consesso la RP della Cina ha inoltre invitato i Paesi e gli esperti di tutto il mondo a partecipare alla Global Developer Conference che si è tenuta nel distretto Xuhui di Shanghai dal 21 al 23 febbraio 2025 presso il West Bund Grand Theatre, per definire un quadro di governance globale dell’intelligenza artificiale basato su un ampio consenso e per la promozione di essa per il bene di tutti.

Organizzata dalla Shanghai AI Industry Association (SAIA), la conferenza ha ospitato circa cento comunità di sviluppatori da tutto il mondo, tra cui Hugging Face e Microsoft Developer Community. L’evento ha presentato una serie di attività, tra cui una cerimonia di apertura, sessioni di networking, forum aziendali e attività per sviluppatori, promuovendo la collaborazione e l’innovazione tra i migliori giovani sviluppatori. Hanno partecipato anche due importanti aziende cinesi di intelligenza artificiale  SenseTime e MiniMax.

Uno dei momenti salienti della conferenza di quest’anno è stata la partecipazione del team DeepSeek, rinomato per il suo innovativo modello di linguaggio di grandi dimensioni open source (Large Language Model-LLM: sono modelli di machine learning in grado di comprendere e generare testo in linguaggio umano; funzionano analizzando enormi set di dati di linguaggio). Esso ha ottenuto un riconoscimento globale. SAIA ha confermato che il team sarà attivamente coinvolto nell’evento. In merito a DeepSeek va aggiunto che è necessario sensibilizzare il nostro Paese riguardo all’eliminazione dei limiti all’utilizzo introdotti dall’Italia. Riguardo l’utilizzo di DeepSeek qui da noi suggeriamo di superare il divieto di utilizzo – imposto da terzi alla nostra classe dirigente eterodiretta – poiché la violazione dei dati personali è inesistente visto che la App è appunto open source e trasparente.

In definitiva l’iniziativa generale cinese sottolinea che la governance dell’intelligenza artificiale è legata al destino dell’intera umanità ed è una questione comune a tutti i Paesi del mondo. Sullo sfondo delle diverse sfide che la pace e lo sviluppo mondiale devono affrontare, ogni Stato dovrebbe aderire al principio di attribuire pari importanza allo sviluppo e alla sicurezza, creare consenso attraverso il dialogo e la cooperazione, stabilire un meccanismo di governance aperto, equo ed efficace, promuovere la tecnologia dell’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità – e non di una parte che lo usi come arma – e promuovere la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità. Concentrandosi su questioni quali lo sviluppo, la sicurezza e la governance dell’intelligenza artificiale, la presa di posizione cinese propone principi fondamentali quali orientamento alle persone ed intelligenza per il bene, contribuendo alla risoluzione delle sfide che pone l’intelligenza artificiale quando, invece, è usata come arma.

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