5 marzo 2025 – Il governo italiano rafforza la gestione dell’immigrazione con la realizzazione di nuove strutture per il trattenimento e il rimpatrio dei migranti irregolari. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato l’istituzione di cinque nuovi Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) su tutto il territorio nazionale, oltre alla creazione di un centro dedicato ai migranti provenienti da Paesi considerati sicuri. L’obiettivo dichiarato è incrementare la capacità di rimpatrio, già aumentata del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dei cinque nuovi Cpr previsti, due hanno già superato la fase di progettazione e i lavori partiranno entro la primavera. Nel frattempo, il Viminale ha recuperato oltre 700 posti precedentemente inagibili a causa di danneggiamenti e rivolte interne, e il Cpr di Torino è ormai prossimo alla riapertura. Parallelamente, sul modello dell’accordo siglato con l’Albania, sono già operative in Italia due strutture di trattenimento per le procedure di frontiera, mentre una terza è in fase di definizione.
Il piano del governo punta a contrastare in modo più efficace l’immigrazione clandestina, garantendo procedure di espulsione più rapide e riducendo la pressione sul sistema di accoglienza italiano, da anni sotto stress a causa degli arrivi incontrollati. I centri previsti in Albania, pronti a entrare in funzione, seguiranno un modello misto che includerà anche funzioni di trattenimento per i migranti in attesa di espulsione.
Mentre l’esecutivo lavora per restituire ordine e sicurezza, resta da vedere quale sarà la reazione delle opposizioni e della sinistra, che da sempre si oppongono a qualsiasi misura volta a contrastare l’immigrazione irregolare. Ci si augura che, almeno questa volta, non assistano alle solite sceneggiate di buonismo a favore dei clandestini, ignorando la realtà di un Paese sempre più sotto assedio dall’immigrazione incontrollata.
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