Un’impresa su quattro è a rischio insolvenza, Ferrara è la peggiore in regione


Nel Ferrarese le imprese a rischio insolvenza sui dodici mesi sono il 24,4%, il dato più alto nella regione, che, invece, fa registrare una media del 22,3%. Tuttavia, il fenomeno, misurato con la situazione a inizio 2024, è in sensibile arretramento (-2,9%), come enunciato da SevenData. Di seguito tutte le luci e le ombre del fenomeno.

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Il confronto regionale

Sul medesimo livello di Ferrara si colloca Reggio Emilia (24,4%), seguita, a scendere, da Ravenna (24,0%), Modena (23,3%), Piacenza (22,6%), Rimini (21,8%), Forlì-Cesena (20,9%), Bologna (20,1%).  

Dal puto di vista della variazione percentuale fenomeno delle imprese a rischio, dopo Parma (-4,3%) che è la provincia più virtuosa si colloca Rimini (-3,6%) e, scalando, Modena (-3,5%), Piacenza (-3,1%), Forlì-Cesena (-3,1%), Bologna (-3,0%), Ferrara (-2,9%), Reggio Emilia (-2,9%), Ravenna (-2,9%). La media regionale è pari a -3,3%.

I settori

L’incidenza maggiore, sempre in tema di aziende a rischio, in Emilia Romagna è quello delle costruzioni, con il 32,7%, seguito dalle attività immobiliari (31,4%) e dal trasporto e magazzinaggio (26,9%). Seguono i servizi (23,4%), alloggio e ristorazione (22,8%), fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (22,7%) e riparazione di auto e moto (21,2%).

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Dall’altro lato, invece, le più ‘tranquille’ sono quelle relative all’agricoltura e pesca (13,4%), attività professionali e tecniche (12,3%), gestione dei rifiuti (11,1%), informazione e comunicazione (10,7%), sanità e assistenza sociale (9,9%) e, infine, istruzione (8,8%).



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