Il 6,2% del campione intervistato in un’indagine commissionata a mUp Research ha dichiarato di avere già una polizza contro terremoti, inondazioni, alluvioni, esondazioni e frane
Secondo un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto mUp Research, al settembre scorso erano oltre 278mila le micro e piccole imprese italiane che nell’anno passato avevano subito danni da calamità naturali, per un controvalore di circa tre miliardi di euro di perdite. Questo tipo di imprese rappresenta più del 90% delle oltre 4,5 milioni di aziende attive, e sono anche le realtà imprenditoriali meno assicurate.
Solo il 6,2% delle micro e piccole imprese intervistate nel sondaggio ha dichiarato di avere già una polizza contro terremoti, inondazioni, alluvioni, esondazioni e frane. Le aziende non assicurate, dovranno provvedere entro il 31 marzo a sottoscrivere una polizza catastrofale, come sancito dall’obbligo di legge.
Facile.it ha provato a calcolare il premio di una polizza di questo tipo per varie tipologie di soggetti imprenditoriali. Ecco alcuni esempi: un ristorante a Milano, del valore di 300mila euro circa contenente attrezzatura per 100mila euro, potrebbe pagare un premio annuale di circa 340 euro, dato che si eleverebbe a 401 euro a Roma e 469 euro a Palermo. Per un’autofficina è stato invece considerato un fabbricato dal valore di 400mila euro e 200mila euro di attrezzatura; in questo caso, il costo della polizza se l’attività è a Milano è pari a 359 euro, diventa 434 euro se a Roma e arriva a 551 euro a Palermo.
Per gli hotel le quotazioni salgono: un immobile dal valore di un milione di euro e attrezzatura per 500mila euro, pagherebbe circa 700 euro, a Roma circa 720 euro, mentre a Palermo poco oltre i 1.000 euro.
Secondo Andrea Ghizzoni, managing director assicurazioni di Facile.it, “si tratta di importi modesti se confrontati con i benefici in caso di danni da calamità naturali”, ma occorre sempre considerare le variabili, che sono molte. Fra le principali, continua Ghizzoni, vanno citate “la rischiosità del territorio dove sono ubicati gli immobili in cui hanno sede le aziende, la probabilità di eventi calamitosi in quella zona, la vulnerabilità dei beni assicurati, le caratteristiche costruttive del’’immobile, il tipo di attività svolta dall’impresa, la collocazione dell’immobile all’interno dell’edificio, distanza da terra in numero di piani, e il capitale assicurato“.
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