Agevolazioni alle imprese, Transizione 5.0 poco attrattiva. Il Governo si prepara a dimezzare le risorse, per dirottare i fondi verso altre misure
Il piano Transizione 5.0, pensato come misura centrale sul fronte delle agevolazioni alle imprese, non ha colto nel segno.
Al contrario, non è azzardato parlare di un flop: guardando ai dati messi a disposizione dal GSE e aggiornati alla data del 10 marzo 2025, dei 6 miliardi stanziati risultano prenotate risorse pari a circa 500 milioni.
Un numero eccessivamente basso, soprattutto considerando che la scadenza per l’accesso al credito d’imposta è fissata al 31 dicembre 2025.
Esclusa al momento la possibilità di una proroga, il Governo è pronto a correre ai ripari: si va verso il dimezzamento dei fondi dedicati a Transizione 5.0, con il fine di dirottare 3 miliardi verso altre agevolazioni per le imprese. A dichiararlo è stato il Ministro Foti.
Agevolazioni alle imprese, flop Transizione 5.0: il Governo dimezzerà le risorse
Introdotto dal DL n. 19/2024 per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024, l’avvio del piano Transizione 5.0 è stato caratterizzato da ritardi e complessità operative.
Il decreto attuativo con le regole operative per l’accesso al credito d’imposta è stato pubblicato solo alla fine del mese di luglio e, complice anche il periodo feriale, le procedure per l’utilizzo dei 6 miliardi stanziati nell’ambito del PNRR sono di fatto partite solo nell’ultimo trimestre del 2024.
Un avvio con tempi dilatati, che ha dovuto fare i conti anche con le complessità procedurali: dal calcolo ex ante dei consumi energetici, alla “previsione” dei risparmi conseguibili per effetto degli investimenti messi in campo, il credito d’imposta Transizione 5.0 non ha “scaldato il cuore” delle imprese.
I numeri lo confermano: il contatore del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici che si occupa di monitorare l’andamento della misura, è praticamente fermo. Alla data odierna, 10 marzo, i numeri messi in evidenza sono i seguenti:
- Risorse disponibili: € 5.734.852.798,43 di € 6.237.000.000,00
- Risorse prenotate per i progetti non ancora completati € 489.177.878,93
- Risorse utilizzate per progetti completati € 12.969.322,65
Cosa fare quindi per utilizzare il tesoretto ancora a disposizione?
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune semplificazioni nelle procedure di accesso alle agevolazioni per le imprese che investono in beni significativi sul fronte del risparmio energetico e della digitalizzazione, ma non basta.
A confermare l’insuccesso del piano Transizione 5.0, così come delle strategie di semplificazione adottate dal Governo, è stato il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le politiche di Coesione, Tommaso Foti, nel corso della rassegna Futura Expo tenutasi a Brescia.
Dei 6 miliardi stanziati, solo la metà resterà dedicata a Transizione 5.0. I restanti 3 miliardi saranno dirottati verso altre agevolazioni alle imprese.
Agevolazioni alle imprese, 3 miliardi di risorse: cosa finanzieranno? Novità da definire
Come evidenziato dallo stesso Ministro Foti, a rendere poco attrattivo il credito d’imposta Transizione 5.0 sono stati i vincoli rigidi previsti per accedere all’agevolazione.
“Nel settore industriale non tutte le misure previste dal Pnrr hanno avuto lo stesso successo. Industria 5.0 ha incontrato difficoltà a causa di rigidi vincoli che solo di recente sono stati in buona parte rimossi dopo una lunga trattativa a livello europeo. Altre iniziative, invece, hanno avuto grande successo, come i contratti di sviluppo. Le misure più semplici, orientate all’innovazione, alla digitalizzazione e alla competitività, funzionano meglio. Di contro, quelle eccessivamente complesse, pur avendo gli stessi obiettivi, rischiano invece di incontrare molte più difficoltà”
Queste le dichiarazioni, pubblicate dal Sole24Ore, rese il 7 marzo dal Ministro Foti. Una presa d’atto non tardiva, ma neppure tempestiva, che apre quindi ad interrogativi su come saranno riprogrammati i fondi stanziati in favore delle imprese.
Chiusa la strada del trasferimento in favore del credito d’imposta Transizione 4.0, considerando il vincolo di utilizzo per progetti finalizzati alla transizione energetica, non è chiaro quali novità potrebbero arrivare in favore delle imprese.
L’unico punto fermo resta al momento la scadenza del 31 dicembre 2025 per il piano Transizione 5.0 e il termine ultimo del 30 giugno 2026 per l’impiego delle risorse previste dal PNRR.
Chiari i tempi in calendario, mancano indicazioni chiare sulle misure a sostegno delle imprese, dalle più piccole ai grandi gruppi industriali. Al Governo spetta il compito di studiare le contromisure per evitare di perdere le risorse che non verranno spese per tempo, ma soprattutto per costruire in tempi record un sistema di agevolazioni efficaci ed efficienti a sostegno delle imprese.
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