ConfagriCER è la comunità energetica dedicato al settore agricolo. Un’iniziativa di Confagricoltura: “Un modo per frenare la fuga dalle campagne“. E’ la conferma che gli agricoltori, anche quelli scettici verso la transizione energetica, sono interessati ad associare produzione agricola ed energetica (leggi).
ConfagriCER ha la forma di una cooperativa aperta alle imprese agricole
Abbiamo visto come le comunità energetiche – il caso Emilia Romagna (leggi qui) – hanno estensione limitata. Spesso si fermano a livello di paese o di quartiere urbano. Il modello presentato da Confagricoltura viene definito nazionale e si struttura come una cooperativa aperta alle imprese agricole associate.
Più nel concreto ConfagriCER ha l’obiettivo di promuovere la condivisione di energia tra le aziende agricole. Incentivando l’autoconsumo diffuso. Oltre che per l’uso locale, ci sarà la possibilità di vendere l’energia prodotta.
In questo modo si rafforza il bilancio aziendale. «La cooperativa si pone, quindi, come uno strumento per ottimizzare le risorse e ridurre i costi energetici».
Finanziamenti per l’avvio delle Comunità prolungati fino a novembre 2025
Non è facile costituire una comunità energetica. Bisogna mettere insieme diversi attori e avviare un progetto di governance che deve trattare una gran quantità di dati.
Vista la complessità, i tempi del Pnrr si sono dilatati e «le aziende produttrici di energia – si legge in una nota di Confagricoltura – che aderiranno alla comunità potranno accedere al finanziamento dei costi d’impianto non più fino a marzo 2025, ma fino a novembre».
Si comincia da Mantova in collaborazione con Edison
ConfagriCER sta prendendo forma con un progetto pilota sviluppato con Confagricoltura Mantova: la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle aziende agricole locali. L’energia prodotta sarà destinata all’autoconsumo diffuso e alla condivisione tra i soci.
A supportare questa iniziativa sperimentale c’è la collaborazione con Edison, «metterà a disposizione il proprio know-how per lo sviluppo degli impianti e il supporto tecnico alle imprese agricole».
La produzione di energia come freno allo spopolamento e alla fuga dalle campagne
Nicola Gherardi, presidente di ConfagriCER: «Troppe poche volte è stato riconosciuto alle aziende agricole il loro ruolo sociale e il lavoro fatto in favore della sostenibilità e dell’ambiente».
Il presidente, che ha presentato il progetto a Key-The Energy Transition Expo di Rimini, ha sottolineato l’impatto sociale dell’iniziativa. «In Emilia-Romagna abbiamo un esempio di quello che accade quando l’agricoltore rinuncia alla propria attività perché non più economicamente vantaggiosa, abbandonando i terreni di area appenninica».
Peccato che questa simbiosi agro energetica non sia stata incentivata a livello legislativo. Pensiamo al Decreto Agricoltura che ha vietato l’agrivoltaico a terra. Un sistema che se ben gestito permette di dare reddito agli agricoltori che in questo modo non abbandonano l’attività per mancanza di margini economici.
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